Didattica 

Sbocchi occupazionali

Il profilo professionale dei laureati in Lingue e letterature straniere prevede la conoscenza a livello B2/C1, sia scritto sia orale, di due lingue straniere (tra francese, inglese, polacco, portoghese, romeno, russo, spagnolo, tedesco) e, eventualmente, la conoscenza a livello A2/B1 di una terza lingua straniera; un’ottima padronanza della lingua italiana, così da assicurare una buona capacità di mediazione interlinguistica e interculturale; una solida conoscenza linguistico-teorica e letteraria (in relazione alle lingue studiate); una solida cultura generale.

I laureati in Lingue e Letterature straniere, avendo dunque maturato competenze professionali relative ad almeno due lingue e letterature straniere, potranno svolgere, in Italia e all’estero, funzioni nell’ambito:

  • delle professioni esecutive nel lavoro d’ufficio (come addetti alla comunicazione internazionale; alle funzioni di segreteria, alla raccolta, controllo, conservazione e recapito della documentazione);
  • delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (come addetti ai servizi ricreativi e culturali);
  • delle professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone (come tecnici delle attività ricettive; tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni ed eventi culturali; animatori turistici e professioni assimilate).

Gli sbocchi lavorativi dei tre curricula su cui si articola il corso sono pressoché analoghi. Tuttavia, la differenza più rilevante è che il curriculum A incide maggiormente su studi letterari e culturali, il curriculum B più su studi metalinguistici, mentre il curriculum C  sulla storia dell’arte. Fermo restando che le due lingue straniere prescelte, con le relative letterature, hanno lo stesso peso in numero di cfu e gli stessi obiettivi per ciò che riguarda i livelli di competenza in uscita, con il curriculum A i laureati saranno facilitati in quelle occupazioni che richiedono maggiori competenze di interpretazione culturale, con il curriculum B in quelle che richiedono più competenze comunicative e analisi testuale, mentre il curriculum C aprirà la strada verso ambiti culturali più allargati, come il turismo culturale, i musei, ecc.

Per avere un’idea generica delle possibili professioni che un laureato in Lingue e Letterature Straniere può svolgere, guarda questi video, realizzati nell’ambito del progetto POT UniSco.

Il laureato in Lingue e letterature straniere potrà proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o master di livello I. Per il proseguimento degli studi in uno dei corsi di laurea magistrale del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, si veda la pagina Accesso ai corsi di laurea magistrale.