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Dislessia e apprendimento della lingua inglese

23 0ttobre 2015

Il Laboratorio LADRILS, in collaborazione con l’Unità di Ricerca sui DSA del Centro Linguistico dell’Università di Pisa, ha organizzato, il 23 ottobre 2015, una giornata di studi su Dislessia e Apprendimento della Lingua Inglese” con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Associazione Italiana Dislessia e dell’Associazione Italiana di Anglistica .

L’incontro è nato dall’esigenza di avviare un dialogo multidisciplinare mirato all’individuazione di strategie educative efficaci che tengano conto di aspetti neurologici, linguistici e didattici, nonché dalla considerazione che le modalità di apprendimento delle lingue straniere da parte di soggetti con dislessia sono un ambito di ricerca ancora poco esplorato e meritevole di attenzione, considerati anche i bisogni formativi degli studenti dislessici che frequentano l’Università.

La giornata di studi ha presentato alcuni degli sviluppi recenti della ricerca su dislessia e apprendimento dell’inglese lingua straniera. Dagli interventi sono emersi interessanti aspetti legati alla sfera cognitiva, ai modelli neurocognitivi della dislessia e ai tipi di trattamento dei soggetti con dislessia evolutiva. Sono intervenuti Enrico Ghidoni, neurologo presso l’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e responsabile della Struttura Semplice di Neuropsicologia Clinica, Disturbi Cognitivi e Dislessia, che ha discusso le problematiche legate alla Dislessia e DSA nel giovane adulto”; Filippo Gasperini,psicologo e specialista in neuropsicologia dello sviluppo dell’IRCCS Stella Maris, che che è intervenuto sui “Modelli neurocognitivi della dislessia evolutiva”, e Chiara Pecini, psicologo dirigente presso RCCS Fondazione Stella Maris, che ha affrontato il tema del “Trattamento della dislessia evolutiva”.

Inoltre, sono stati trattati temi legati alla pratica didattica e agli strumenti che possono essere messi a disposizione dei docenti per facilitare l’apprendimento linguistico del soggetto con dislessia. Cristina Burani, psicolinguista presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma e presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, ha presentato i dati della sua ricerca in La lettura basata sui morfemi: effetti sulla fluenza  nella dislessia evolutiva”; Joanna Nijakowska, professore associato presso il Dipartimento di Pragmatica dell’Istituto di Anglistica dell’Università di Łódź, Polonia, ha affrontato il tema della didattica inclusiva con un intervento dal titolo Successful inclusion for dyslexic students in the English language classroom”; Filippo Gasperini ha chiuso la serie di interventi parlando di Strategie didattiche e modalità di valutazione.

A conclusione dei lavori, si è tenuta una tavola rotonda, moderata dalla Prof. Daria Coppola dell’Università di Pisa, che ha avuto come tema Ricerca teorica e pratica didattica: quali punti di incontro?” Sono intervenute Francesca Santulli, IULM Milano; Laura Bozzi, Progetto Erasmus Plus Grosseto; Valeria Raglianti, Formatrice AID e insegnante presso l’Istituto Santoni Pisa.