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Raffaele Simone, Formati semantici

Martedì 3 novembre 2015, ore 16.00

Aula Magna di Palazzo Matteucci (P.za Torricelli 2),

Raffaele Simone (Università di Roma Tre)

terrà una lezione sul tema:

Formati Semantici

Abstract

Le classi di parole sono in gran parte associate a insiemi predefiniti e strutturati di tratti semantici, che giustificano la varietà apparente dei tipi di classe. Per esempio, l’insieme dei tratti che definiscono l’AGENTE è normalmente codificato da un elemento della categoria dei nomi. Si propone di chiamare formato semantico ciascuno degli insiemi predefiniti di tratti semantici e si sostiene che a. i formati semantici sono in numero limitato e relativamente piccolo; b. che almeno una parte di essi può essere considerata universale per motivi razionali; c. che è possibile sui formati semantici una varietà di operazioni (tipicamente la trasposizione [passaggio da un formato all’altro] e la forzatura [costrizione di una forma superficiale a passare da un formato all’altro); d. esistono dei cicli lessicali diacronici, per cui una determinata forma superficiale, associata originariamente a un formato semantico, tende a passare a altri formati secondo una successione ordinata (tra parentesi i formati: ingresso: [OPERAZIONE] atto di entrare –> [LUOGO] luogo per cui si entra –> [AGENTE] persona che entra –> [STRUMENTO] titolo per entrare). Si argomenta infine che anche lingue, come il cinese, in cui la distinzione superficiale tra classi di parole è debolissima, hanno mezzi di vario genere per codificare alcuni specifici formati semantici.