Può la prospettiva drammatica in cui oggi viviamo, quella di una fine dell’uomo provocata dall’uomo stesso, non riguardare le cosiddette «scienze dell’uomo»?
Il Cantiere umanistico dell’Antropocene nasce come luogo di scambio di conoscenze e di elaborazione di prospettive sul ruolo che le discipline umanistiche, e la letteratura in particolare, possono svolgere nel contrastare le trasformazioni devastanti che si stanno portando all’ambiente.
Il Cantiere inaugura il suo primo ciclo di incontri con il seminario della professoressa Serenella Iovino (University of North Carolina at Chapel Hill).
L’incontro virtuale, dal titolo Italo Calvino e l’antropocene: una stratigrafia narrativa, si svolgerà su Microsoft Teams venerdì 19 marzo alle ore 16.
Serenella Iovino è professore ordinario di Italian Studies and Environmental Humanities alla University of North Carolina at Chapel Hill. Dal 1996 ha pubblicato quattro monografie, sei collezioni di saggi, oltre un centinaio di articoli scientifici e numerosi scritti di divulgazione. Le sue pubblicazioni in italiano includono i volumi Filosofie dell’ambiente (Carocci, 2004 e successive ristampe) ed Ecologia letteraria (Ed. Ambiente, 2006, 20152). Il suo libro Ecocriticism and Italy: Ecology, Resistance, and Liberation (Bloomsbury, 2016) ha ricevuto il Book Prize dell’American Association for Italian Studies e lo MLA Aldo and Jeanne Scaglione Prize for Italian Studies. Il suo lavoro più recente, Italo Calvino’s Animals, è in uscita presso Cambridge University Press. Dirige collane editoriali presso le case editrici Cambridge University Press, University of Virginia Press e Peter Lang e fa parte di giurie internazionali per premi di cultura e scrittura ambientale.
Per informazioni è possibile rivolgersi alla professoressa Carla Benedetti o alla dottoressa Cristina Savettieri.