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Neapolis: una visita a Napoli per gli studenti di CFS e FiLeLi

Nell’àmbito del progetto speciale per la didattica Neapolis: una città magnogreca nell’Italia romana, nei giorni 2-4 maggio 2024 si è svolta una visita a Napoli per misurarsi con i materiali conservati presso il Museo Archeologico Nazionale e la Galleria del Tempo presso Palazzo Reale.

Alla visita, organizzata da Filippo Battistoni assieme alla collega Margherita Facella e ai colleghi Fabio Guidetti e Andrea Raggi, hanno preso parte 14 studenti e studentesse afferenti ai dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere e Filologia, Letteratura e Linguistica.

Scrivono gli studenti Elena Pizzi, Matilde Ferrari e Matteo Ferrari a proposito dell’esperienza:

Dal 2 al 4 maggio abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un viaggio di istruzione a Napoli organizzato da alcuni docenti di Storia greca e romana del nostro Ateneo.

La nostra permanenza nella città è stata ancora più interessante del previsto: discutere sul contenuto delle epigrafi avendole di fronte a noi, e soprattutto confrontarci con i docenti e i colleghi sulle nostre idee, è stato per noi motivo di grande arricchimento culturale e ci ha donato l’entusiasmo della scoperta che solo uno studio diretto del materiale antico può offrire. È stata una piacevole rivelazione poter toccare con mano i testi con cui, fino a quel momento, ci eravamo confrontati solo in maniera indiretta, attraverso le pubblicazioni di altri studiosi e le fotografie.

Oltre a Palazzo Reale e al Museo Archeologico Nazionale, abbiamo potuto scoprire la città a 360 gradi, assaporando le rinomate prelibatezze partenopee e perdendoci per le strade caotiche e travolgenti di Napoli.

A rendere l’esperienza ancora più memorabile ha contribuito l’atmosfera distesa, informale e collaborativa che si è creata tra tutti i partecipanti, nonché l’estrema apertura dei docenti nell’accogliere le nostre proposte e nel proporre loro stessi iniziative, condividendo con noi le loro conoscenze con estrema disponibilità ed umiltà. La genuina curiosità che abbiamo provato di fronte alla ricca collezione del Museo e nell’andare alla scoperta della città ci ha permesso di sperimentare un approccio diverso all’apprendimento universitario.

È ai docenti che hanno organizzato questa uscita didattica che va il nostro più sentito ringraziamento, nella speranza che iniziative costruttive come questa possano ripetersi e coinvolgere altrettanti studenti.