Per il prossimo incontro seminariale, il Cantiere umanistico dell’antropocene ospita Angela Borghesi (Università degli Studi di Milano-Bicocca), che proporrà un intervento su Anna Maria Ortese dal titolo Mutamento e respiro: due parole per salvare il mondo.
Il seminario avrà luogo venerdì 10 dicembre 2021 alle ore 16 su Microsoft Teams (non è necessaria la registrazione e per il collegamento si raccomanda l’uso del browser Chrome).
Angela Borghesi insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano-Bicocca. Dopo le monografie su Giacomo Debenedetti e Francesco De Sanctis (La lotta con l’angelo, 1989; L’officina del metodo, 1999), ha continuato a dedicarsi alla storia della critica letteraria con il volume Genealogie (Quodlibet 2011). Ha pubblicato saggi su autori italiani del Novecento quali Caproni, Zanzotto, Fenoglio, Calvino, Scabia. Dai più recenti studi sull’opera di Elsa Morante e di Anna Maria Ortese sono nati il volume Una storia invisibile. Morante Ortese Weil (Quodlibet 2015) e L’anno della “Storia” (Quodlibet 2018). Ha inoltre curato la raccolta di inediti e dispersi di Anna Maria Ortese, Le piccole persone. In difesa degli animali e altri scritti (Adelphi 2016). Il suo ultimo libro si intitola Fior da fiore. Ritratti di essenze vegetali (Quodlibet, 2021).
Tutte le informazioni sul seminario sono reperibili sul post dedicato dal sito del Cantiere umanistico dell’antropocene.
Nell’ambito dei Seminari interdipartimentali tra filosofia e letteratura “Indiscipline”, martedì 14 dicembre, alle 17:40, Gianni Iotti e Gianni Paoletti discuteranno su Il bisogno di finzione con Jacopo Leoni (Università di Napoli L’Orientale) e Matteo Mareschi (Università di Pisa).
L’incontro si terrà in presenza in aula PAO-D1, Via Pasquale Paoli 15, 1º piano – Pisa.
Chi vorrà, potrà partecipare a distanza, su piattaforma Teams, seguendo questo link
Scarica la locandina, che contiene anche il calendario dei prossimi incontri
Frutto di un progetto di ricerca congiunto, occasionato dalla partecipazione di Barbara Meazzi, professore ordinario di letteratura italiana all’Università Côte d’Azur di Nizza, al programma Visiting Fellow presso il nostro Dipartimento il 7 dicembre 2021, alle ore 16:00, avrà luogo su Zoom un seminario animato da Emilia David, dal titolo Il teatro per marionette. Conversazione con Matei Visniec.
La New York University di Firenze, Villa La Pietra, organizza il webinar Wording Together. An evening of literature in Italian, Spanish, Bosnian, and English with authors and translators
L’evento di letteratura e traduzione vedrà la partecipazione di:
Elisa Biagini, author and NYU Florence lecturer
Lejla Kalamujić, author
Lina Meruane, author, NYU NY faculty member, and NYU Madrid visiting lecturer
Andrea Rosenberg, translator
Diana Thow, translator
Russell Valentino, publisher and translator
Jennifer Zoble, translator, NYU NY faculty member, and NYU Florence visiting lecturer.
Il talk si terrà lunedì 6 dicembre alle ore 18.00.
Gli gli studenti del Corso di Laurea in Linguistica e Traduzione che vorranno partecipare possono seguire il link per la registrazione .
Il 9 e 10 dicembre 2021 si svolgerà il convegno Il Quarto Dramma nel teatro attico: Forma, Funzione e Fortuna di un (sotto-)genere dimenticato.
L’evento si terrà in modalità ibrida: la partecipazione in presenza sarà possibile fino a esaurimento posti, previa richiesta di iscrizione da inviare a laura.carrara@unipi.it e presentazione in loco del cosiddetto Super Green Pass.
Venerdì 3 dicembre 2021 alle ore 17:30 si terrà su Microsoft Teams l’incontro Laurea magistrale e Dottorato di ricerca. Conversazione con Alessio Baldini, Linda Fiasconi, Cecilia Martino e Francesca Mussi.
Si tratta del primo di una serie di appuntamenti nel corso dei quali studentesse e studenti avranno modo di ascoltare e dialogare con vari interlocutori, dai rappresentanti del mondo delle professioni a figure legate al contesto della scuola e dell’alta formazione, con altri momenti aggregativi dedicati a spazi di lettura e tavole rotonde.
Tutti gli incontri si terranno su Microsoft Teams e il calendario sarà progressivamente aggiornato nella sezione File del team dedicato e con notizie pubblicate sulla home page del corso di laurea in Lingue, letterature e filologie euroamericane.
Si cercano tirocinanti da inserire nel progetto interdipartimentale
Insegnamento dell’Italiano come lingua straniera e cooperazione culturale con studenti dell’IPH
Breve descrizione del tirocinio
Il tirocinio ha l’obiettivo di supportare le attività di lingua italiana (livelli A1, A2, B1, B2) tenute presso il CLI. In particolare, il tirocinante seguirà individualmente fino a tre studenti non madrelingua italiani iscritti all’IPH nell’apprendimento della grammatica italiana e soprattutto nella pratica della lingua orale e scritta, con attenzione all’arricchimento del lessico. Sono indispensabili solide conoscenze di lingua italiana e la capacità di usare l’inglese come lingua veicolare.
Esperienza formativa prevista al termine del tirocinio:
Durante il progetto formativo verranno perseguiti i seguenti obiettivi formativi:
Acquisire competenze di base nell’insegnamento/apprendimento dell’italiano come lingua straniera;
Potenziare le proprie competenze interculturali in un contesto di lavoro multilingue;
Sviluppare l’attitudine al lavoro collaborativo, in coppia o a piccoli gruppi;
Perfezionare il proprio metodo di studio.
Attività proposte:
Esercitazioni/incontri (a distanza o in presenza, seguendo le misure di sicurezza e sanitarie previste dall’Ateneo) per favorire la pratica dell’italiano;
Scambio di informazioni relativamente ai diversi sistemi culturali dei paesi di origine;
In aggiunta al sostegno relativo al corso istituzionale di Lingua italiana, il tirocinante potrà organizzare incontri regolari con gli studenti IPH per permettere loro di colmare eventuali lacune linguistiche o culturali che impediscono la piena comprensione dei contenuti del corso di “Italian Literature” o di “Linguistics” impartiti nell’IPH. Il tirocinante potrà inoltre insegnare a reperire e gestire le risorse (elettroniche) della biblioteca e, eventualmente, insegnare un metodo di studio per gli esami finali
Per il primo incontro di una nuova serie di seminari, il Cantiere umanistico dell’antropocene ospita Chiara Caradonna (The Hebrew University of Jerusalem).
“Ma allora, che specie di specie è sta specie nostra umana?”, chiede e si chiede Ciccina Circé in un lungo monologo nella prima parte di Horcynus Orca, il grande romanzo dello scrittore siciliano Stefano D’Arrigo pubblicato nel 1975 dopo due decenni di gestazione. Questa domanda guiderà l’indagine della mia presentazione, volta a esporre le diverse concezioni del binomio natura/cultura presenti nel romanzo. Seguendo le categorie proposte dall’antropologo francese Philippe Descola per descrivere le possibili articolazioni di questo rapporto (naturalismo, animismo, totemismo), mi concentrerò sulla concezione animistica dei pescatori siciliani, veri protagonisti del romanzo, al cui modo di intendere la propria relazione con il mondo marino viene dato ampio spazio. Leggo dunque Horcynus Orca come romanzo etnografico sui generis, che adotta modelli interpretativi dell’antropologia criticandoli e esponendone le premesse epistemologiche. Narrando la lenta ma inesorabile fine della civiltà dei pescatori siciliani e la scomparsa della loro visione delle cose, D’Arrigo ha realizzato “l’entropologia” auspicata da Lévi-Strauss in Tristi tropici, ovvero una disciplina “votata a studiare le manifestazioni più alte di questo processo di disintegrazione” di società travolte dall’impatto con il sistema di pensiero occidentale. Il romanzo offre così un’occasione unica per riflettere su questa forza distruttiva, su ciò che è andato perduto e su ciò che, forse, si può ancora salvare.
Chiara Caradonna insegna letteratura italiana moderna e contemporanea nel Dipartimento di Studi Romanzi dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Dal 2017 al 2020 è stata Postdoc-Fellow della Martin Buber Society presso la stessa università. Si occupa da una parte di poesia europea moderna e contemporanea, dall’altra del romanzo “eccessivo” che sfida i limiti formali del genere. In questo contesto si interessa in particolare dei punti di contatto tra letteratura, filosofia e antropologia. Nel suo primo libro, pubblicato in tedesco nel 2020, ha analizzato aspetti epistemologici e ermeneutici nella poesia tarda e nel pensiero di Paul Celan. La sua ricerca più recente è dedicata a Stefano D’Arrigo, su cui da ultimo ha pubblicato l’articolo “The Ethnographer from Within: Wild Thought in Stefano D’Arrigo’s Horcynus Orca” (Arcadia) che intende ora ampliare in un libro dal titolo provvisorio Ethnography in the Strait. Beyond Nature and Culture in Stefano D’Arrigo’s Horcynus Orca.
Il seminario avrà luogo venerdì 26 novembre alle 16 su Microsoft Teams. Non è necessaria la registrazione.
Per il collegamento si raccomanda di usare il browser Chrome.
Frutto di un progetto di ricerca congiunto, occasionato dalla partecipazione di Barbara Meazzi, professore ordinario di letteratura italiana all’Università Côte d’Azur di Nizza, al programma Visiting Fellow presso il nostro Dipartimento il 26 novembre 2021, alle ore 14:30, avrà luogo su Zoom un seminario della stessa Barbara Meazzi, dal titolo Perspectives de recherche.
Il seminario rappresenterà sia il momento di restituzione da parte della collega Meazzi al termine del suo soggiorno di ricerca appena trascorso in Italia, sia l’occasione per programmare e stabilire gli incontri dell’anno prossimo all’interno dello stesso gruppo di studiosi franco-italiano.
Siamo lieti di annunciare la presentazione del volume Mia Preziosa e Adorata. Lettere d’amore di Rose Cleveland e Evangeline Simpson Whipple, 1890-1918 (2021), tradotto dall’inglese dalla Dott.ssa Giada Alberti, laureata in Letterature e filologie euroamericane.
L’iniziativa, comprendente la presentazione del volume con la traduttrice e una lettura di brani scelti, avrà luogo presso la Biblioteca comunale “Adolfo Betti” (ex chiesa inglese) di Bagni di Lucca, sabato 27/11 alle ore 10.00.
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