Dal 7 al 9 marzo 2023 sono in programma seminari, proiezioni e conferenze su autori classici della letteratura russa: Cechov, Babel’ e Tolstoj. Tutti i dettagli sono riportati nella locandina allegata.
Intervengono docenti ospiti.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Nell’ambito del ciclo di incontri “Sulle tracce del colonialismo” realizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia, il 4 marzo 2023 alle ore 17:30 presso la Libreria Lo Spazio di Pistoia (via Curtatone e Montanara, 20) si terrà la presentazione del libro di Karima Lazali, Il trauma coloniale. Indagine psicopolitica della colonialità in Algeria, tradotto dalla professoressa Barbara Sommovigo, con una prefazione di Roberto Beneduce e Simona Taliani.
Interverranno la traduttrice Barbara Sommovigo (Università di Pisa) e Barbara Innocenti (Università di Siena).
La Italian Oscar Wilde Society, associazione culturale alla quale afferiscono alcuni membri del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, ha organizzato nel periodo compreso fra novembre 2022 e febbraio 2023 un ciclo di incontri on-line con studiosi dell’opera wildiana provenienti da varie università internazionali.
Il terzo evento, programmato per il 13 febbraio 2023, vedrà protagonista Kimberly J. Stern (University of North Carolina), intervistata da Laura Giovannelli (Università di Pisa) e Pierpaolo Martino (Università di Bari).
Tutti i dettagli sull’evento sono nella locandina allegata.
Promossa dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e inaugurata il 28 novembre 2022, continua la riflessione sugli eventi della Commune.
Durante la tavola rotonda dal titolo “La Commune: l’evento, la narrazione, l’azione e la parola delle donne”, che si svolgerà lunedì 5 dicembre 2022 alle ore 17:30 presso la Biblioteca di Antichistica (via Santa Maria, 44), si discuteranno gli esiti e le ripercussioni sulla storia delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, sulle battaglie delle donne, sulla trasmissione della memoria dei fatti attraverso il filtro della letteratura.
Presso la Biblioteca di Italianistica e Romanistica (piazza E. Torricelli, 2) una selezione di opere e di documenti invita studenti, studiosi e curiosi a un approfondimento. Non mancano le pagine di Victor Hugo, di Arthur Rimbaud, di Émile Zola, di Jules Vallès, il primo numero del “Cri du peuple”.
Dialogano tra loro Maria Borsò (Centro Buonarroti e Segretaria SPI CGIL di Pisa), Gian Mario Cazzaniga (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere), Vinzia Fiorino (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere), Iacopo Leoni (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica).
Moderano Biancamaria Rizzardi e Antonietta Sanna (Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica).
I prossimi appuntamenti per la presentazione del volume di Karima Lazali, Il trauma coloniale. Indagine psicopolitica della colonialità in Algeria (Astarte, 2022) sono:
mercoledì 30 novembre 2022 alle ore 18:00 presso la Biblioteca Franco Serantini (Pisa, via Carducci 13) con Barbara Sommovigo e Renata Pepicelli
venerdì 2 dicembre 2022 alle ore 17:00 presso la Libreria Marabuk (Firenze, via Maragliano 29/E) con Barbara Sommovigo, Alessia Tortolini ed Enrico Gullo
Dalla quarta di copertina:
Il trauma coloniale è un testo di teoria psicoanalitica che indaga gli effetti della colonizzazione algerina sulla psiche e sul corpo delle popolazioni colonizzate, anche sul lungo termine.
Karima Lazali unisce la propria esperienza di psicoanalista e la propria sensibilità politica alla ricerca storica, alla riflessione antropologica e alla teoria politica. Sulla scorta di autori e autrici di teoria e prosa letteraria, di studi psicoanalitici e storici, di scavo nell’archivio dell’attualità giornalistica, Lazali consegna al pubblico un testo ricco e complesso.
Il trauma coloniale getta una nuova luce sul modo in cui la storia coloniale ha segnato le soggettività postcoloniali contemporanee, ma parla anche di quanto i paradigmi che reggono la colonialità sopravvivano nei sistemi politici che si pretendono democratici.
Mercoledi 30 novembre, alle ore 17.00, in Sala Riunioni di Palazzo Venera (Via Santa Maria 36, 2º piano), si terrà la presentazione del volume di poesie del Premio Nobel per la Letteratura Wisława Szymborska, Canzone nera [Adelphi 2022], raccolta di poesie composte tra il 1944 e il 1948, finora inedita in Italia.
Il volume è stato tradotto dalla dott.ssa Linda Del Sarto, ex-studentessa di Polacco del Dipartimento FiLeLi, che sarà presente.
Introdurranno Valeria Tocco, Giovanna Tomassucci e Fausto Ciompi.
Interverrà in collegamento Zoom la prof.ssa Iwona Gralewicz Wolny dell’Università della Slesia di Katowice.
Sarà possibile collegarsi su Zoom, a partire da questo link:
Il 9 dicembre 2022, alle ore 17:00, presso il Ridotto del Teatro Verdi (via Palestro, 40), avrà luogo un incontro-dialogo fra gli scrittori Michele Santeramo e Matei Vişniec, intitolato Mansarda a Parigi con vista sul teatro e la letteratura attuali.
L’incontro è organizzato dalla professoressa Emilia David in collaborazione con il Teatro di Pisa e con la professoressa Eva Marinai del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.
Interverranno Emilia David, Franco Farina, Eva Marinai, Horia C. Cicortaș e Irma Carannante.
Saranno presentate le pièces di Matei Vişniec pubblicate dall’editrice Criterion Mansarda a Parigi con vista sulla morte e Il Cabaret Dada (Milano, 2022) e, dello stesso autore, il romanzo Sindrome da panico nella Città dei Lumi (Voland, Roma, 2021).
Con l’occasione, i due scrittori protagonisti dell’incontro dialogheranno sulla propria drammaturgia e sul rapporto che si stabilisce tra la scrittura teatrale e letteraria in genere e i temi dell’attualità.
La Italian Oscar Wilde Society, associazione culturale nella quale operano attivamente membri del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, organizza nel periodo compreso fra novembre 2022 e febbraio 2023 un ciclo di incontri on-line con studiosi dell’opera wildiana afferenti a varie università internazionali.
Il primo evento, programmato per il 29 novembre 2022, vedrà protagonista il professor Neil Sammells (Emeritus, Bath Spa University).
Per celebrare i 400 anni di storia della Congregazione e della Nazione Olandese-Alemanna di Livorno, nei giorni 27, 28 e 29 ottobre 2022, a Livorno nella Sala Ferretti della Fortezza Vecchia (Piazzale dei Marmi, Livorno) si terrà il Convegno internazionale “La Congregazione e la Nazione Olandese-Alemanna di Livorno: 400 anni di storia”.
Il convegno ripercorrerà i 400 anni di storia della Congregazione coinvolgendo studiosi provenienti da varie università europee e sarà accompagnato da un ricco calendario di appuntamenti collaterali – mostre temporanee, visite guidate, concerti, sfilate e degustazioni – messo a punto dal Comitato organizzatore costituito dalla Congregazione Olandese-alemanna di Livorno, in collaborazione con vari soggetti, tra i quali il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.
In occasione del convegno mercoledì 26 ottobre, alle ore 17:00, presso la Sala Conferenze dei Bottini dell’Olio, sarà inaugurata la mostra virtuale “Northern Wind. Quattrocento anni della Congregazione Olandese Alemanna a Livorno” a cura della professoressa Cinzia Sicca (Università di Pisa), realizzata con il contributo della Fondazione Livorno e Fondazione Livorno Arte e Cultura.
Ästhetisches und kritisches Potential einer Figur der Negativität in der deutschsprachig-jüdischen Literatur des 20. und 21. Jahrhunderts
Die Tagung befasst sich mit Werken deutschsprachig-jüdischer Autor:innen im 20. Jahrhundert, die nicht nur Heimatlosigkeit aus persönlicher Erfahrung kennen, sondern sich mit Heimatlosigkeit und diasporischer Existenz als abwertender Zuschreibung und – in Verfolgung und Exil – dem erzwungenen Verlust von Heimat konfrontiert sahen.
Dabei stellt die Konferenz einmal nicht die mit ‚Heimat‘ oft verbundenen Emphasen ins Zentrum, die auch in den Diagnosen ihres Verlustes häufig mitschwingen, sondern macht solche literarischen Texte zum Gegenstand, in denen Heimatlosigkeit als negative Erfahrung oder Denkfigur festgehalten und nicht bzw. nicht sofort wieder in eine Affirmation des Verlorenen und ein konstruktives Verhältnis aufgelöst wird.
Diese Texte erlauben es, eine eigene literarische Produktivität der Darstellung von Heimatlosigkeit sowie deren kritisches Potential – eine Kritik nicht zuletzt an nationalistischen, ausgrenzenden Heimatvorstellungen – offenzulegen.
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