Il Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica ha indetto un concorso, per titoli ed eventuale colloquio, per l’attribuzione di una borsa di studio e approfondimento dal titolo Earthquake Imagination in Anglophone Literatures della durata di 4 mesi e di importo totale pari a 3.900,00 Euro destinata a dottori del corso di laurea in Lingue, Letterature e Filologie Euroamericane (classe di laurea LM-37) che abbiano conseguito il titolo da non più di 18 mesi con votazione minima di 110/110.
La scadenza per partecipare è fissata al 3 giugno 2025.
Nei giorni 29 e 30 maggio 2025 si terrà, nell’Aula Magna di Palazzo Boilleau e nella Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa, il convegno Le Scritture degli Altri. Tradizioni allografiche italoromanze tra medioevo e prima età moderna.
Il convegno, che conclude il PRIN 2022 Manuscripta italica allographica, ha come tema principale l’uso, storicamente documentato in alcuni ambienti della penisola italiana dal medioevo alla prima età moderna, di scrivere in volgare servendosi di alfabeti diversi da quello latino: il greco, l’ebraico e più raramente l’arabo. Queste tradizioni grafiche italiane, ancora poco conosciute, saranno esaminate nel contesto generale dell’allografia nella cultura europea.
Nell’àmbito del XVII ciclo di seminari del Laboratorio di Antropologia del mondo antico, giovedì 22 maggio 2025, alle ore 15:00 nella Sala Riunioni di Palazzo Venera (via Santa Maria, 36), il dottor Fabrizio Gaetano terrà una relazione dal titolo Geografia e civiltà in Asia Minore.
Il 20 maggio 2025, per il passaggio del Giro d’Italia, le strutture del Dipartimento saranno chiuse e l’attività didattica sarà sospesa. Il provvedimento riguarda tutte le strutture dell’Università di Pisa.
Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 11:00 nella Sala Colonne di Palazzo Venera (via Santa Maria, 36), i professori Lorenzo Ferroni (Università degli Studi di Firenze) e Mario Regali (Università degli Studi di Napoli Federico II) terranno due lezioni sul Teeteto di Platone:
Fantasmi e sensazioni vere: contro il relativismo protagoreo, di Lorenzo Ferroni
Aporia, maieutica e sophia nella caratterizzazione di Socrate: la metafora della generazione nel Teeteto (149a-152a), di Mario Regali
Ulteriori dettagli dell’evento sono riportati nel poster allegato.
Nell’àmbito del Salone del Libro di Torino, sarà presente il dittico di drammaturgia contemporanea dello scrittore romeno-francese Matei Vişniec, Vecchio clown cercasi. La storia degli orsi panda raccontata da un sassofonista che ha una ragazza a Francoforte. Il volume è stato pubblicato nel 2024 a cura di Emilia David nella collana di romenistica L’altra Europa, inaugurata dalla nostra disciplina nel 2023 presso la casa editrice ETS di Pisa.
Il libro, con traduzioni di Pascale Aiguier, Giuseppa Salidu, Davide Piludu ed Emilia David, sarà presentato a Torino sabato 17 maggio 2025, alle ore 16:00, presso lo stand della Romania (Lingotto Fiere, Padiglione 1, B10).
Interverranno Emilia David (Università di Pisa) e Dan Octavian Cepraga (Università di Padova).
Mercoledì 14 maggio 2025, alle ore 14:15 nell’Aula PS4 del Polo Fibonacci (via F. Buonarroti, 3) e su Microsoft Teams, si svolgerà il seminario di cultura digitale di Giampaolo Salice (Università degli Studi di Cagliari / Associazione Italiana di Public History) ed Enrica Salvatori (Università di Pisa / Associazione Italiana di Public History) dal titolo Per un manifesto della Storia digitale.
Un’onda computazionale si abbatte sui principi guida, sui metodi e sugli obiettivi che abbiamo ereditato dagli storici del passato. Gli archivi in senso proprio perdono sostegno e pubblico, quelli digitali (condivisi, collaborativi, “inventati”) si moltiplicano in maniera esponenziale e incontrollata. La disponibilità di produzione storiografica non conosce confini nazionali o linguistici, ma si alzano barriere economiche rilevanti.
La dematerializzazione delle fonti (digitalizzate e nativamente digitali) sta creando un patrimonio sterminato, frammentato ed effimero, che sembra non trovare altro timone per la creazione del proprio senso che il ricorso all’Intelligenza Artificiale o alla moltiplicazione casuale degli approcci.
I social network e i fenomeni correlati sostituiscono i professionisti della storia nel presentare e argomentare narrazioni in camere d’eco innumerevoli e diverse, anche in forza di competenze nella comunicazione e visualizzazione dei dati di cui spesso gli umanisti difettano. La storia, nell’era della disintermediazione digitale, corre il rischio di appiattirsi come narrazione identitaria amplificata da un uso pubblico e politico dilagante, in cui i professionisti della disciplina possono non avere alcun ruolo.
I relatori del seminario ritengono importante posizionare teorie e prassi della ricerca storica lungo la linea di faglia aperta dagli impatti che metodi e dispositivi computazionali stanno avendo su creazione e disseminazione della conoscenza del passato, sui modi e tempi con cui gli esseri umani lo esplorano, lo interpretano e lo combinano con memorie individuali e collettive.
Sentono il bisogno di ragionare sui principi di una storia digitale che, pur muovendosi entro l’ecosistema ampio delle digital humanities, sia precisamente diretta ai domini storici e documentari, per sistematizzare un metodo che preceda, guidi e spieghi l’atto meccanico della digitalizzazione, che sia valido in quanto svincolato da esigenze particolari e legato invece a bisogni scientifici e civili di portata generale.
Il seminario, aperto al pubblico, è corso istituzionale del corso di laurea magistrale di Informatica umanistica.
Il 19 maggio 2025, alle ore 9:30 presso la Domus Mazziniana di Pisa (via M. d’Azeglio, 14), sarà presentato il progetto di ricerca “Posti liberi”. La sostituzione dei professori ordinari di «razza ebraica» nelle Università italiane a seguito dei provvedimenti legislativi del 1938.
Nata da una collaborazione fra l’Università di Padova e l’Università di Pisa, la ricerca ricostruisce nella sua interezza il processo di espulsione, sostituzione ed eventuale riammissione in ruolo dei docenti universitari classificati come di «razza ebraica» fra il 1938 e l’immediato dopoguerra.
Per tutte le informazioni in merito all’iniziativa, rimandiamo alla notizia completa pubblicata sul sito del CISE.
Lunedì 25 maggio 2025, alle ore 15, nella Sala Colonne “Romano Lazzeroni” di Palazzo Venera, Federico Baricci (Università degli Studi di Trieste) terrà una conferenza dal titolo Sulla lingua del Pontormo. La conferenza è inserita nell’àmbito del Seminario Pisano di Linguistica Italiana (SPLIT), organizzato dai docenti di Linguistica italiana del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
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