Martedì 8 ottobre 2024 alle ore 17:00 nella Sala del Palazzo del Consiglio dei Dodici (piazza dei Cavalieri, 1), avrà luogo la presentazione del volume di Fabrizio Franceschini dal titolo Dante e Pisa. Lingua arte storia (Pacini Editore, 2024).
Oltre ai saluti istituzionali, il programma prevede gli interventi di Umberto Ascani (presidente dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano) e Filippo Bedini (assessore alla cultura del Comune di Pisa). Parteciperanno Alberto Casadei (Università di Pisa), Diego Quaglioni (Università di Trento) e Mauro Ronzani (Università di Pisa).
Sarà presente l’Autore.
Dalla quarta di copertina:
Il rapporto tra Dante e Pisa non si limita all’invettiva lanciata dal poeta nel canto di Ugolino. Questo volume estende l’analisi ai personaggi pisani del Purgatorio, Nino Visconti, Marzucco Scornigiani e suo figlio Gano, ed esamina questioni legate al finale del Purgatorio e al Paradiso.
Sul filo delle parole pisane contenute nella Commedia, il lettore compie un viaggio dalla muda, ove fu imprigionato Ugolino, al «monte per che i Pisan veder Lucca non ponno», sino alla Capraia, alla Sardegna e al Mediterraneo. Nel saggio L’«alto Arrigo» di marmi e di parole si avanza l’ipotesi di un concorso di Dante all’ideazione del sepolcro di Enrico VII nel Duomo di Pisa, includendo nell’analisi l’epitafio dell’imperatore e l’«enigma forte» di «un cinquecento diece e cinque» (canto XXXIII del Purgatorio). Un libro che tocca questioni cruciali della vita di Dante e tiene vivo l’interesse per il ruolo di Pisa nell’Italia tra Due e Trecento.